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AD EST DI BUSSOLENGO
Piazza Donatori di Sangue
(13) Questo capitello, di recente costruzione (1970) è posto all'angolo della vecchia Chiesa del luogo in piazza Donatori di Sangue. Nella nicchia, dedicata a San Vito, si ammira una lamina dipinta a colori ad olio dai toni blu e grigi in cui si rappresenta il Santo con aureola nell'atto di “spingere” verso l'alto, con la mano destra, un Crocifisso. Le figure di due cani completano la tavola.
(13) Questo capitello, di recente costruzione (1970) è posto all'angolo della vecchia Chiesa del luogo in piazza Donatori di Sangue. Nella nicchia, dedicata a San Vito, si ammira una lamina dipinta a colori ad olio dai toni blu e grigi in cui si rappresenta il Santo con aureola nell'atto di “spingere” verso l'alto, con la mano destra, un Crocifisso. Le figure di due cani completano la tavola.

(13) Capitello di San Vito
(14) Alle spalle del capitello di San Vito, incastonata nella parete di una casa privata, è la nicchia di San Rocco. La statua in pietra, rispetta tutti i “segni” del Santo. La data del suo insediamento risale al 1903, anno in cui “S.E. IL CARDINALE BACILIERI CONCEDE 100 GIORNI DI INDULGENZA A CHI RECITA UN PATER – AVE - GLORIA” come testimonia il marmo ai piedi della statua.

(14) San Rocco
Via Piemonte
(15) Subito dopo via Lazio, all'inizio di un vecchio muro di cinta che costeggia la strada, troneggia una Deposizione posta in una nicchia. La Madonna, vestita di manto marrone con velo azzurro, addolorata tiene sulle ginocchia il Cristo ignudo appena deposto dalla croce. La nicchia protetta da due lastroni spioventi che fungono da tetto, malgrado lo stato precario in cui versa, riesce a partecipare in quanti la visitano una certa commozione.

(15) Deposizione
Via Lazio
(16) In fondo a via Lazio, sulla fiancata destra della chiesa di San Giovanni, è una nicchia con affresco riproducente una Madonna che sorregge, con il braccio destro, il Bambino stretto a Lei in un affettuoso abbraccio. Nella mano sinistra la Madonna tiene un libro L'affresco sembra uscire da una coppa piena di piante e fiori. I colori, tradizionali, conservano ancora una certa intensità, mentre lascia un po' a desiderare la sua manutenzione.

(16) Madonna con libro
Località Colombara di San Vito
(17) Questo capitello “grotta”, che si trova nel punto in cui la strada della Colombara si allarga formando dinanzi ad alcune case uno spiazzo all'ombra di un grande pino, è stato eretto circa settanta anni orsono dagli abitanti del luogo.
Secondo alcuni, il manufatto che ospita Maria Immacolata di Lourdes, è stato voluto per ricordare la sosta in questo luogo della Madonna della Corona al tempo “pellegrina” fra i fedeli del territorio.
Secondo una recente testimonianza, la sacra costruzione fu voluta dalla Signora Maria Gattolin in Morando quale ex-voto per la guarigione della figlia Agnese colpita da tifo nel mese di giugno del 1949.
La novantacinquenne Signora Agnese, vedova Lavarini, oggi racconta che la notte prima di essere ricoverata in ospedale, mentre riposava accanto al marito, le apparve una donna, in riva a un ruscello, sorridente, bella, luminosa, avvolta in un vestito bianco bordato da fascia azzurra. Visione non confermata dal marito prontamente svegliato.
Agnese in ospedale, seguendo i consigli del medico curante che sulla sua paziente “sperimenta” un costoso medicinale (la prima penicillina proveniente dall'America), e guarisce.
Il racconto sull'apparizione e la guarigione di Agnese accrescono nella madre Maria, felice per la figlia ristabilita, il proposito di dedicare alla Madonna di Lourdes l'ex-voto che oggi, nel mese di maggio, vede i residenti del luogo riunirsi per la recita del Santo Rosario.
Il capitello in pietra è opera di Mario Vantini, impresario edile, che quale compenso accettò semplicemente il pagamento di un sacco di cemento.
Secondo alcuni, il manufatto che ospita Maria Immacolata di Lourdes, è stato voluto per ricordare la sosta in questo luogo della Madonna della Corona al tempo “pellegrina” fra i fedeli del territorio.
Secondo una recente testimonianza, la sacra costruzione fu voluta dalla Signora Maria Gattolin in Morando quale ex-voto per la guarigione della figlia Agnese colpita da tifo nel mese di giugno del 1949.
La novantacinquenne Signora Agnese, vedova Lavarini, oggi racconta che la notte prima di essere ricoverata in ospedale, mentre riposava accanto al marito, le apparve una donna, in riva a un ruscello, sorridente, bella, luminosa, avvolta in un vestito bianco bordato da fascia azzurra. Visione non confermata dal marito prontamente svegliato.
Agnese in ospedale, seguendo i consigli del medico curante che sulla sua paziente “sperimenta” un costoso medicinale (la prima penicillina proveniente dall'America), e guarisce.
Il racconto sull'apparizione e la guarigione di Agnese accrescono nella madre Maria, felice per la figlia ristabilita, il proposito di dedicare alla Madonna di Lourdes l'ex-voto che oggi, nel mese di maggio, vede i residenti del luogo riunirsi per la recita del Santo Rosario.
Il capitello in pietra è opera di Mario Vantini, impresario edile, che quale compenso accettò semplicemente il pagamento di un sacco di cemento.

(17) Madonna di Lourdes
Località Vallaon
(18) Questo affresco è posto su un muro di cinta che forma un crocicchio nella strada della Colombara di San Vito nei pressi di località Vallaon, raffigura il Cristo crocefisso con ai piedi le Pie Donne in preghiera. Il dipinto, cm. 90x110, a colori, è tipico dei capitelli rurali. Restaurato in tempi recenti, secondo testimonianze dei residenti è presente in zona fin dagli inizi del novecento.

(18) Crocifisso e le Pie Donne
