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IL SAPONIFICIO PINALI; BREVE STORIA. (di Aurelio Russo)
DA “MARSARI” A INDUSTRIALI GRAZIE AL “PAROL”

Il plastico di Aurelio RUSSO.
Bussolengo, settembre 1919. Il giardino della casa numero 10 di via Calmora (l'attuale via Roma) è una bolgia infernale: in mezzo, un grosso parol sta cuocendo i vari ingredienti per la lavorazione del sapone. Attorno ad esso sono i fratelli PINALI che abbandonata l'attività di MARSARI (commercianti di tessuti), guardano speranzosi a questa nuova attività che promette bene nel domani della Prima Guerra Mondiale.
Insidie e difficoltà disseminarono di molteplici ostacoli gli inizi di questa attività artigianale rivelatasi da subito faticosa soprattutto per le attrezzature poco adeguate e le condizioni non del tutto idonee a far fronte alle necessità, ma per i fratelloni ogni ostacolo veniva interpretato come un pungolo ad andare avanti.
Senza mai risparmiarsi, i Pinali, intuendo l'importanza dell'organizzazione, creano un'idonea forma di distribuzione del lavoro che concorre ad affinare la tecnica della lavorazione del sapone tanto da portare la produzione artigianale (siamo nel 1922), a circa 7/800 quintali annui.
Caduta nelle spire della grande crisi del 1929, l'artigianale attività intravede lo spettro fallimento, ma non lo subì.
I Pinali abbracciavano come una fede quella attività e così pure la famiglia. Persino i vecchi genitori si convinsero della positività dell'attività intrapresa dai figli tanto da decidere anche loro di appendere al chiodo la professione di marsari e di riversare risorse e lavoro alla fabbricazione del sapone. Fu così che la famiglia, stretta attorno al parol, riuscì a superare la crisi respingendo il pericolo del fallimento.
I Pinali abbracciavano come una fede quella attività e così pure la famiglia. Persino i vecchi genitori si convinsero della positività dell'attività intrapresa dai figli tanto da decidere anche loro di appendere al chiodo la professione di marsari e di riversare risorse e lavoro alla fabbricazione del sapone. Fu così che la famiglia, stretta attorno al parol, riuscì a superare la crisi respingendo il pericolo del fallimento.
Ripresa a pieno ritmo la produzione, i fratelli Pinali si resero conto dell'inadeguatezza del parol; con esso non si riusciva a coprire il fabbisogno del mercato ed in più il luogo di produzione si rivelava poco confacente a svolgere l'attività.
Si pensò di costruire una fabbrica moderna, idonea ed attrezzata, una struttura rispondente alle esigenze della lavorazione del sapone.
La fabbrica di 9.000 mq., sorse su un'area di 16.000 metri quadrati in zona detta Campon (in fondo all'attuale via De Gasperi).
La fabbrica di 9.000 mq., sorse su un'area di 16.000 metri quadrati in zona detta Campon (in fondo all'attuale via De Gasperi).
All'inizio era costituita da sette capannoni adibiti a diversi scopi (lavorazione degli oli e della glicerina, lavorazione dei grassi, raffreddamento delle materie lavorate, confezionamento, magazzini), di un pozzo dall'enorme capacità, di sei vasche (dalla portata variante) e un'altissima ciminiera.
Siamo a metà degli anni Trenta: il vecchio parol passa la mano, gli artigiani fratelli Pinali diventano industriali grazie all'avvento del SAPONIFICO.
I NUMERI CHE CONTANO
Anno | 1920 | inizio della lavorazione artigianale del sapone a Bussolengo; |
kg | 50 | la capacità del parol; |
q | 200/250 | quantità annua di sapone prodotto artigianalmente con il parol; |
mq | 16.000 | area della fabbrica; |
mq | 9.000 | le dimensioni della fabbrica; |
m | 90 | la profondità del pozzo che riforniva d'acqua la fabbrica; |
m | 2 | il diametro del pozzo; |
nr | 4 | le pompe del pozzo. Tre ad immersione, una (di riserva) è posta in una nicchia di 30 mq. scavata poco sopra il livello dell'acqua; |
nr | 6 | le caldaie di cottura (due da 1.200 q, una da 500 q, una da 150 q, due da 100 q); |
m | 40 | l'altezza del camino; |
cm | 30/40 | l'oscillazione del camino in presenza di vento; |
nr | 150/180 | gli operai normalmente impegnati nella fabbrica; |
Anno | 1966 | la fabbrica, cessata l'attività, chiude. |
ALCUNE FOTOGRAFIE STORICHE.
{besps_c}0|Saponificio23.jpg|E' arrivata la caldaia|{/besps_c}
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