Testimonianze
- “Il vecchio signor Alfredo era troppo burbero, ma buono, ci lasciava cantare e parlare durante il lavoro; quando moriva una filandina, in quattro venivamo pagate per andare al funerale.”
- “Forse, scherzando, ma con molto senso pratico, le famiglie di Bussolengo regolavano l'orologio con il fischio della filanda."
- “Le donne che lavoravano alla filanda non erano considerate buone donne di casa: nelle famiglie si sconsigliava ai figli maschi di sposare una filandina in quanto poco abituata a stare in casa no je gnanca bone de tirar le paparele e de ponciar gnanca parlarne co le mane che le ga.” (La verità era che lavoravano in filanda e anche in casa).
- “Quasi tutte le famiglie bussolenghesi allevavano in casa i cavaleri. In molti casi costituiva l'unica entrata finanziaria della famiglia. I soldi ricavati erano destinati all'affitto di casa per un anno.”
- “Ricordo di un tentativo di sciopero causa l'acqua delle bacinelle troppo calda: dopo una discussione sindacale, le scioperanti furono licenziate.”
- “I titolari sono stati sempre molto rispettosi dei dipendenti: il vecchio signor Alfredo ci ha portato in gita alla Madonna della Corona. Con il signor Emilio siamo state a Venezia.”
- “In genere tutti i Danese erano molto severi, ma anche precisi nei confronti dei dipendenti: è stato il Cavaliere Alfredo Danese a volere la casa di riposo per le filandine. All'inaugurazione, avvenuta un anno dopo la sua morte, erano presenti le autorità e la banda cittadina. Io portavo la bandiera.”
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