Ultime dal sito

Ottobre 2022

Un documento che cita uno dei tanti incendi generati in Bussolengo dagli Alemanni.

Agosto 2021
È stato l’uomo del sorriso e della partecipazione, volentieri aiutava chiunque volesse fare ricerche.
In ricordo del prof. Elio Bonizzato, nel decimo anniversario della morte 2011-2021.
Marzo 2021
Una grande storia quella della Filanda dei Danese.
Aurelio ce la racconta.
Febbraio 2021
Molti sono stati i Bussolenghesi emigrati negli States, in particolare in Pennsylvania a fare i minatori.
E sempre difficili sono state le loro vite, ma quella di Ferdinando è sicuramente tragica.
22 Giu 2017
Durante la recente Festa di San Valentino il Gruppo Noi ha organizzato una bellissima mostra sulla
Scuola a Bussolengo. Leggi la Storia della Scuola nel nostro paese e la vita di un suo protagonista.
31 Maggio 2017
Per ricordare l'indimenticabile arciprete mons. Angelo Bacilieri riportiamo
l'iscrizione funebre che appare sulla registrazione della sua morte.
Collegati al sito della nostra Parrocchia.

Indice articoli

I FIGLI DI MARIA IMMACOLATA  (1855 - 1908)
Oltre al principale scopo di educare cristianamente i ragazzi abbandonati e ad ammaestrarli all'apprendistato delle arti comuni, questa congregazione, nata a Brescia nel 1847 per opera di Ludovico Pavoni e composta da sacerdoti e laici,  si dedicò anche all'assistenza dei sordomuti seguendo il metodo orale sperimentato con successo da  Antonio Provolo a Verona.
Durante le negative vicissitudini legate alla morte del fondatore, don Luigi Dossi abbandona la congregazione con un gruppo di confratelli e aderisce alla richiesta di collaborazione di don Giuseppe Turri impegnato nell'apertura di una casa per “discoli-derelitti”.
Don Dossi approda a Bussolengo nel 1858 con in tasca il riconoscimento alla Congregazione di < Casa Madre di Bussolengo> da parte del Vescovo di Verona.
I Figli di Maria Immacolata (detti anche Pavoniani) prendono possesso di una struttura (ancora visibile, all'inizio del paese sulla destra per chi arriva da Verona) acquistata da don Turri e ospitano gratuitamente, come da accordi con don Turri, le autorità civili e di polizia, otto ragazzi.
Nel 1874 la casa madre di Brescia chiude, ma, grazie al nucleo di Bussolengo ormai allargatosi a Verona, Vicenza e nel Trentino, i Figli di Maria Immacolata possono continuare la propria attività fino a quando le vuote casse del nascente Regno d'Italia decidono di rimpinguarsi sopprimendo tutti gli ordini religiosi incamerandone i beni (1866).
Segue un periodo di persecuzione e di esilio. I “nostri” Pavoniani decidono di trasferirsi ad Ala (ancora austriaca) trovando così un periodo di serenità.
Il forte desiderio di tornare a Bussolengo si concretizza nel 1880 anno in cui i Pavoniani riprendono possesso della casa.
Malgrado un periodo di alti e bassi, causa la durezza della vita di campagna, i Figli di Maria Immacolata non demordono: per l'irrigazione dei loro orti e l'abbeveraggio degli animali, costruiscono un pozzo profondo 60 metri, comprano appezzamenti di terreno confinanti e la tenuta di San Francesco al Marano (1881).
La casa che era stata dei “discoli-derelitti” nel 1887 viene venduta, l'introito e il personale viene confluito nella nuova sede dove viene aperto l'Istituto Agrario.
Da atti del Capitolo Generale, risulta che alla data del 1903 la Congregazione è presente  e radicata in tante zone (Monza, Milano, Trieste, Bussolengo, Soncino, Trento, Pavia).
I Figli di Maria Immacolata, che il 9 settembre 1882 ottengono dal Papa Leone XIII l'approvazione canonica pontificia, perdono la loro funzione canonica legata alla Curia di Verona.
La vendita della casa di San Francesco al Marano in Bussolengo (1906), provoca la fine dei rapporti dei Pavoniani con il paese.
Image6 Image2 Image4 Image5 Image3 Image1 Image8 Image7
SposiInPennsylvania
SposiInPennsylvania
LibroNascite1751 1775
LibroNascite1751 1775